Implementazione avanzata del sistema di rilevamento del rumore urbano in tempo reale con machine learning in contesti italiani

Implementazione avanzata del sistema di rilevamento del rumore urbano in tempo reale con machine learning in contesti italiani


Introduzione: il problema del rumore urbano e la necessità di un sistema intelligente

Il rilevamento automatico e la classificazione del rumore ambientale in tempo reale rappresenta una sfida tecnologica cruciale per la gestione sostenibile delle città italiane. Le aree urbane come Roma, Milano e Napoli registrano livelli di rumore che superano frequentemente i limiti di legge stabiliti dal D.Lgs. 45/2002, con impatti diretti sulla salute pubblica, la qualità della vita e il benessere sociale. La complessità del fenomeno—derivante da una sovrapposizione di sorgenti statiche (traffico stradale, ferroviario) e dinamiche (cantieri, eventi pubblici)—richiede sistemi di acquisizione e analisi in grado di discriminare sorgenti, localizzare eventi e fornire dati in tempo reale per supportare interventi mirati. Mentre i sistemi tradizionali si basano su soglie fisse e analisi offline, l’integrazione di sensori distribuiti con edge computing e algoritmi di machine learning avanzati consente un monitoraggio dinamico, geolocalizzato e contestualizzato, fondamentale per la pianificazione urbana intelligente (Smart City).

La soluzione proposta va oltre la semplice registrazione del decibel: si tratta di un sistema integrato che combina hardware acustico di precisione, metodologie di preprocessing avanzate, modelli di deep learning specializzati e feedback operativi, tutto calibrato alle specificità fisiche, climatiche e socioculturali del territorio italiano. La sfida principale risiede nel garantire affidabilità, bassa latenza e scalabilità in contesti urbani densamente popolati e con forte variabilità ambientale, tra cui umidità, vento e interferenze acustiche locali.


Fase 1: Progettazione e deployment dei nodi di ascolto acustico

1.1 Selezione strategica dei nodi di monitoraggio
Il posizionamento dei sensori è la base del sistema e richiede un’analisi territoriale precisa. Nelle città italiane, le zone critiche includono:
– **Arterias del traffico intenso**: tangenziali e strade principali (es. Via Appia Antica a Roma, Via Cesare Battisti a Bologna), dove il rumore del traffico veicolare domina con frequenze tra 125 Hz e 5 kHz.
– **Centri storici a traffico limitato ma residuo**: come il centro di Firenze o Venezia, dove rumori di veicoli vecchi, clacson e attività commerciali creano un rumore complesso e intermittente.
– **Zone residenziali per il monitoraggio di fondo**: per distinguere il rumore urbano da quello domestico e ridurre falsi allarmi.
– **Punti di intersezione tra trasporti pubblici e pedoni**: fermate bus, stazioni ferroviarie, dove si verificano picchi transienti di rumore.

1.2 Configurazione hardware dei nodi
Ogni nodo è composto da:
– **Microfono a banda larga** (20 Hz – 16 kHz) con filtro antirumore attivo, integrato con un preamplificatore a basso rumore (SNR > 90 dB) per migliorare il rapporto segnale-rumore.
– **Sistema di sincronizzazione GPS o clock di rete (PTP)** per garantire correlazione temporale precisa tra nodi, fondamentale per la ricostruzione spaziale del suono (beamforming).
– **Buffer intelligente locale** (RAM + storage SSD) per gestire picchi di traffico e garantire trasmissione affidabile anche in assenza di connettività immediata.
– **Alimentazione ibrida**: pannello solare + batteria al litio, con modalità di risparmio energetico attivata in bassa luce, tipica delle aree urbane italiane con ombreggiamenti frequenti.

1.3 Protocolli di trasmissione dati a basso consumo
I dati audio vengono aggregati e trasmessi tramite reti LPWAN:
– **LoRaWAN** per copertura estesa e basso consumo, ideale per quartieri suburbani e periferie.
– **NB-IoT** in aree urbane densamente coperte, con priorità alla stabilità e larghezza di banda limitata.
– **Buffering intelligente**: in caso di assenza di connessione, i dati vengono salvati localmente e inviati in modalità “store-and-forward” non appena il segnale si ripristina, evitando perdite informative.
– **Compressione lossless o lossy controllata** (e.g. Opus a 32 kbps) per ridurre traffico senza compromettere feature critiche.


Fase 2: Preprocessing e feature engineering audio per il machine learning

2.1 Filtraggio digitale avanzato
I segnali audio grezzi sono elaborate con filtri FIR a 125 Hz – 8 kHz, banda critica per rumore traffico, voci umane e attività meccaniche leggere. FIR garantisce fase lineare e minimizzazione distorsioni, essenziale per preservare la forma d’onda e le caratteristiche spettrali.

2.2 Riduzione del rumore di fondo
技术结合 spectral subtraction e Wiener filtering adattati alle condizioni italiane:
– **Spectral subtraction** con stima dinamica del rumore di fondo (basata su finestre di 0.5-1s), attiva solo quando il rumore di fondo supera una soglia locale (es. 55 dB in centro storico).
– **Wiener filtering con filtro adattivo LMS**, ottimizzato per ridurre rumore di traffico intermittente e rumori impulsivi tipici dei cantieri.
– In ambienti umidi o ventosi, si applica una normalizzazione spettrale dinamica per compensare variazioni di propagazione del suono.

2.3 Estrazione di feature temporali e spettrali
Oltre ai parametri base, si estraggono:
– **Energia media per finestra (500–2000 ms)** in dB re 20 μPa, indicatore primario dell’intensità acustica.
– **Entropia spettrale** (H) per quantificare la complessità e variabilità del segnale, utile per distinguere rumore costante da eventi transienti.
– **Coefficienti MFCC con 13 coefficienti**, pesati con filtro Mel (31 punti) e retroproiezione Gammatone, per catturare la forma d’onda umana e veicolare.
– **Zero-crossing rate (ZCR)** con soglia dinamica (0.1–0.5 crossing/s), correlato a tonalità e rumore di motori.
– **Spectral centroid** e **bandwidth** per identificare componenti tonali (es. clacson, clacson di emergenza) o rumore diffuso (traffico continuo).

2.4 Normalizzazione dinamica e geolocalizzazione
I dati vengono normalizzati in base a:
– **Condizioni meteorologiche locali** (umidità, temperatura, velocità del vento), calcolate tramite stazioni ambientali integrate o servizi IP si basano su dati meteo MeteoItalia.
– **Altezza del sensore** e orientamento, corretti in fase di calibrazione per compensare effetti di propagazione.
– **Calibrazione assoluta** con reference sound (es. impatto standard ISO 10141) eseguita trimestralmente in piazze o zone di prova, garantendo tracciabilità metrologica.


Fase 3: Sviluppo e addestramento di modelli ML per la classificazione delle sorgenti sonore

3.1 Architetture di deep learning adatte ai segnali audio sequenziali
– **1D-CNN con meccan

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